08 Mar Le origini della seta, tra storia e leggenda
La scoperta dell’imperatrice cinese
La storia della seta non ha inizio in una data precisa, ma è certo che le origini della sericoltura, ovvero la produzione della seta, risalgono a millenni avanti Cristo. Recenti studi dell’University of Science and Technology of China su residui di proteine della seta prelevate nelle tombe del sito archeologico di Jiahu, nella provincia dell’Henan, fanno risalire la lavorazione della seta a 8500 anni fa.
Ma da sempre la tradizione cinese attribuisce la nascita della bachicoltura a una fortuita scoperta dell’imperatrice Xi Ling Shi. La leggenda narra che nel 3000 a.C. mentre l’imperatrice, moglie dell’imperatore Huang Di, sorseggiava del tè caldo all’ombra di un gelso, il bozzolo di un baco da seta cadde nella tazza e lei, grazie al calore della bevanda, riuscì a ricavarne un filo lunghissimo. Storia, scienza e leggenda fanno comunque risalire la seta ad epoche antiche e molto lontane. Nell’antica Cina, la seta era prerogativa di imperatori ed imperatrici, che indossavano vesti preziose di colore giallo. Vestivano abiti di seta anche le persone di corte e i sacerdoti, ma nel tempo l’utilizzo della seta si diffuse in tutte le classi sociali più ricche. La seta era un bene di lusso e gli imperatori ne custodivano gelosamente i segreti della coltura e della lavorazione.
La seta nell’Impero romano
Nonostante la “protezione” degli imperatori, i tessuti di seta iniziarono a viaggiare lungo le vie commerciali che univano l’Oriente all’Occidente. Gli antichi romani ne erano affascinati e diventarono grandi utilizzatori, sebbene non conoscessero la composizione né l’origine della seta, come si deduce anche dal trattato naturalistico Naturalis Historia di Plinio il Vecchio: “I Seri sono famosi per la sostanza lanosa che si ottiene dalle loro foreste. Dopo un’immersione nell’acqua essi pettinano via la peluria bianca dalle foglie”.
Caduto l’Impero romano d’Occidente, Costantinopoli, capitale dell’Impero romano d’Oriente iniziò a dominare i traffici commerciali nel Mediterraneo e i bizantini strinsero legami economici con la Cina, che rimaneva il maggiore produttore di seta. Ma un’altra leggenda narra che nel 552 d.C. due monaci provenienti dalla Cina con delle uova di baco nascoste svelarono all’imperatore il segreto della bachicoltura: l’Impero romano d’Oriente iniziò a produrre e lavorare la seta, che divenne un settore fiorente dell’economia bizantina.
Il primato dell’Italia
Nel XIII secolo d.C., con l’espansione del mondo islamico, il baco da seta arrivò in Sicilia e l’Italia sviluppò una propria produzione del prezioso tessuto diventando il centro europeo più importante.
Una delle testimonianze più antiche dell’arte della seta è stata realizzata nei laboratori reali di Palermo: il “mantello dell’incoronazione” del re Ruggero II d’Altavilla, re di Sicilia, oggi esposto presso il Weltliche Schatzkammer della Hofburg, il Museo imperiale di Vienna. L’iscrizione ricamata sull’orlo riporta: “Lavoro eseguito nella fiorente officina reale, con felicità e onore, impegno e perfezione, possanza ed efficienza, gradimento e buona sorte, generosità e sublimità, gloria e bellezza, compimento di desideri e speranze, giorni e notti propizie, senza cessazione ne rimozione, con onore e cura, vigilanza e difesa, prosperità e integrità, trionfo e capacità, nella Capitale di Sicilia, l’anno 528”.
In Lombardia la produzione della seta fiorì nel XIV secolo: il duca Galeazzo Maria Sforza impose ai proprietari terrieri una piantumazione forzata di gelsi, pratica che lo zio Ludovico il Moro in seguito intensificò portando la regione ad essere una delle più conosciute per la produzione serica in Europa.
Il primato dell’Italia rimase incontrastato fino al XVII secolo, quando iniziò ad emergere anche la Francia: nella zona di Lione, arrivarono artigiani provenienti da Catanzaro, che era sotto la dominazione francese.
La rinascita della seta italiana
Tra le due Guerre, la bachicoltura cominciò a declinare e dopo la Seconda Guerra Mondiale scomparve del tutto. Ma in anni recenti la seta italiana è tornata ad essere un prodotto molto richiesto dalle aziende di moda e di lusso. Quindi, la storia della seta continua e da millenni, proprio come un filo prezioso, unisce culture, popoli e tradizioni.
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